sabato 30 agosto 2008

Guidati da un quadro

Oggi è uscito un mio nuovo articolo sul blog/magazine della casa editrice Graphe.it.

Guidati da un quadro riprende il tema delle immagini come fonte di ispirazione.

Questa volta il soggetto scelto è il quadro dipinto da una mia cara amica Chiara Semeraro che potete vedere qui nella foto.



Cosa aspettate? Andate subito a leggere tutto l'articolo!

Buona scrittura a tutti...

venerdì 29 agosto 2008

Intevista a Sabrina Abeni



Questa settimana ho deciso di intervistare Sabrina Abeni, una scrittrice esordiente ma molto promettente.

D: Ciao Sabrina, è un vero piacere averti qui tra noi. Come hai scoperto il tuo lato da scrittore?
R: Credo d'essere sempre stata cosciente del mio lato di scrittore, ancor prima d'imparare a scrivere, credo che si tratti semplicemente di un'ottica diversa in cui vedere il mondo. La scrittura infatti nasce prima nella mente e solo successivamente viene trasportata in segni sulla carta o su un monitor. Ho sempre immaginato storie e modi diversi in cui svilupparle. Chiaramente, col passar degli anni, ho avuto modo di leggere e comprendere in maniera più completa il modo più idoneo per comunicare queste immagini agli altri, ma credo d'essere stata scrittrice dal momento in cui ho preso coscienza di me e del mondo che mi circondava.

D: Quand'è stata la prima volta che hai "scritto sul serio"?
R: Cosa s'intende sul serio? Perché qualcuno potrebbe asserire che non si scrive sul serio finché non si vendono libri (perciò molto raramente):-) Se invece basta avere dei lettori, anche non paganti, forse in prima elementare, quando ho cominciato a scrivere delle favole che venivano lette dai miei insegnanti e da altri bambini.

D: Nel momento in cui hai capito di essere una scrittrice hai scritto un racconto, un romanzo, una poesia? Come sono stati i tuoi primi passi nella scrittura?
R: Ho cominciato in seconda elementare con delle favole, come molti penso, poi ho scritto poesie e, dalle scuole medie, dei racconti. A 15 anni, dopo molti tentativi abbandonati, ho finalmente completato il mio primo romanzo, un horror un po' apocalittico in cui oggi posso riconoscere delle ingenuità.

D: Un horror apocalittico, sembra interessante. Di cosa parlava?
R: Oddio! Dell'Anticristo e di un paese che nascondeva un segreto distruttivo, di una donna insolita e ambigua. Insomma l'idea non era male, ma doveva ancora imparare una delle regole fondamentali: non ambientare uno scritto in un contesto che non conosci (cosa che Faletti ancora non ha capito). La prima parte del romanzo era infatti ambientato negli USA ed è quella che oggi cambierei.

D: [sorride] hai appena dato un ottimo consiglio per tutti. Da dove trai ispirazione per i tuoi scritti?
R: All'inizio c'è una sola immagine che compare nella mia mente, una specie di fotogramma. Tutto il resto è consequenziale a quel flash. Gli spunti possono essere i più svariati: la vita quotidiana, un viso sconosciuto che ti colpisce, la cronaca, un'emozione improvvisa o una momentanea illusione ottica. Ma ciò che più importa è quella prima immagine che fa nascere un serie d'interrogativi.

D: Da questi interrogativi poi che tipo di racconto nasce? Hai un genere preferito in cui poi porti l'immagine iniziale?
R: Il genere verso cui mi sento più portata è soprattutto quello gotico-horror a risvolti psicologici, forse perché amo parlare per simboli e metafore. Ma ho scritto anche racconti ispirati a fatti di cronaca in cui descrivevo un lento scivolare verso la follia e atti criminali. Credo che il bello dello scrivere sia proprio il fattore empatico, il provare a immaginare perché alcune cose possono accadere e cosa prova chi le vive.

D: Hai un posto particolare dove scrivi? Un luogo che ti è più congeniale? Qualche rituale o una musica di sottofondo propiziatoria?
R: Credo che dipenda da ciò che sto scrivendo. In genere butto giù le prime idee all'aperto: per esempio, in questi ultimi tempi scrivo sulle scalinate del centro storico del mio paese, con penna e carta, poi le riporto e rielaboro sul pc, a casa mia, preferibilmente di sera, con una musica in sottofondo. Col mio ultimo romanzo mi sono stati molto utili i Notturni di Debussy.

D: Quali consigli vorresti dare agli altri aspiranti scrittori?
R: Di non temere il confronto con gli altri. Di leggere gli ottimi libri per imparare, e i pessimi per incoraggiarsi (anche quelli hanno la loro funzione:-) ).E non scrivete solo per voi stessi, tenete sempre a mente un lettore ideale.La scrittura è sterile se non è capace di trasformarsi in comunicazione.

D: Davide: ben detto Sabrina. Qual è invece la sfida che vorresti lanciare ai nostri lettori?
R: Più che di sfida parlerei di seduzione, quella che uno scrittore dovrebbe avere nei confronti dei lettori. Riuscire ad ammaliarli e far dimenticare loro ogni altro pensiero, catturarli per un periodo di tempo e stregarli.

D: Grazie Sabrina per la tua sfida ai nostri lettori. Dove ti possono leggere, scrivere o contattare? Hai un blog?
R: Sì, possono trovarmi su myspace, dove ho anche un blog, o sul sito eluria.altervista.org.
Da alcuni giorni è stato pubblicato su Lulu.com il mio nuovo romanzo Il vento dell'est.

Volete essere ospiti della nostra rubrica? Scrivetemi!

Davide

venerdì 22 agosto 2008

Tanti saluti da Chiavari



Tanti saluti da Chiavari, città della riviera ligure di levante.
Passeggiando nei caruggi, i tipici portici locali, siamo inebriati da profumi e aromi che seducono il nostro palato e che ci fanno desiderare di assaggiare cibi locali che si sciolgono in bocca.
Una brezza spira dal mare, portando il suo profumo, seguito dal vociare dei bambini in spiaggia.
Onde forti si infrangono contro gli scogli e passeggiando sul lungomare si sente quasi il sapore del sale portato dalle onde.
Il sole caldo ci guarda da lassù, giocando a nascondino tra le nuvole...

A presto.

Davide

venerdì 15 agosto 2008

Colpi di scena

Questa settimana l'articolo che ho scritto per la casa editrice Graphe.it parla dei colpi di scena!

Cosa aspettate a leggerlo?

E poi... si aprono le danze... ;-)

Stupitemi con le vostre parole...

... e ovviamente buon ferragosto!

sabato 2 agosto 2008

Cerchiamo l'ispirazione



A volte capita che non ci vengano idee per storie e racconti.

Zero, nulla, niente da fare.

Non vi fate prendere dallo sconforto: tutto quello che ci circonda può essere una buona fonte di ispirazione.

Proprio un'ora fa stavo sfogliando un numero vecchio di Airone (quello di Aprile 2008) e gli articoli e le foto mi hanno subito fatto venire in mente trame per diverse storie.

Proverò ora virtualmente a sfogliarlo e a citarvi qualche titolo, potrebbe funzionare come ispirazione anche per voi.

Dall'articolo Come fuochi d'artificio
Le aurore boreali, con i loro giochi di forme e colori, sono uno spettacolo unico. Anche se possono generare blackout e persino deviare la traiettoria dei missili.
Magia e mistero delle aurore boreali per dar vita a fiabe e leggende per spingersi nel fantasy e perchè no magari anche nel fantapolitico (mi viene in mente il film war games...).


Dall'articolo I segreti del teschio di cristallo
Secondo gli appassionati di occultismo ce ne sarebbero 13 sparsi in tutto il mondo [...] sarebbero destinati a riunirsi il 21 dicembre 2012 per dare inizio ad una nuova era dell'umanità.
o ancora
Ho buone ragioni per non rivelare come questo oggetto venne in mio possesso.
Possibili spunti e inizi per storie del mistero e dell'occulto per seguire il filone iniziato ad esempio da Dan Brown e da Julia Navarro.

Dall'articolo Ci siamo: case sulla luna
Costruire un albergo a cinque stelle per turisti annoiati dei "soliti" viaggi all'interno dell'orbita terrestre.
Quale posto migliore per ambientare una serie di storie a cavallo tra giallo e fantascienza?


A voi la penna, vediamo cosa riuscite a tirarne fuori.

Davide Giansoldati

PS: Le citazioni sono tratte da Airone di Aprile 2008.